BFE e differenze tra mascherine chirurgiche di tipo I e IIR
ultimo aggiornamento: 11/01/2022
Qual è l'efficacia di filtrazione batterica (BFE) delle mascherine chirurgiche?
Le mascherine chirurgiche hanno lo scopo di evitare che chi le indossa contamini l’ambiente. Sono realizzate in tessuto multistrato: il primo, in propilene, filtra le particelle più grandi; il secondo, in TNT, filtra le polveri sottili; il terzo strato, infine, è composto da un tessuto non tessuto trilaminato ad alta copertura in propilene. La capacità filtrante (BFE) delle mascherine chirurgiche è quasi totale verso l’esterno (superiore al 95% per i batteri), mentre è molto ridotta, circa il 20%, verso l’interno. Le mascherine chirurgiche non sono infatti in grado di proteggere l’utilizzatore da particelle molto fini come come i virus.
Che differenza c'è tra le mascherine monouso chirurgiche di tipo I e di tipo IIR?
Le mascherine chirurgiche monouso di tipo I devono essere indossate da persone infette, che pensano di esserlo o che sono entrate in contatto con persone contagiate. Fungono, infatti, da barriera contro le goccioline liquide (aerosol) contenute nell’aria espirata, limitando la diffusione di particelle potenzialmente infettive. L’efficacia di filtrazione batterica delle mascherine di tipo I è del 95% mentre quella delle tipo IIR è del 98%. Questo perché le mascherine chirurgiche monouso di tipo IIR sono in grado di offrire una protezione maggiore delle tipo I. Le mascherine di tipo IIR proteggono, infatti, anche dagli schizzi di materiale biologico contaminato, oltre che dagli aerosol contenuti nell'aria espirata. Vengono generalmente utilizzate in ambito sanitario dal personale medico per lo svolgimento delle mansioni giornaliere.
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